I CEREALI: Farro (Pitirru) con Verdure Spontanee

Ancora una volta un'antica ricetta povera siciliana...
L'origine di questo piatto sembra risalire all'agrigentino e il termine "pitirru" deriverebbe dal linguaggio utilizzato nelle solfatare. Infatti, così come lo zolfo non si trova mai puro in natura ma misto ad altri elementi, così in questa ricetta il farro si cuoce insieme alle verdure, acquisendo un aspetto che ricorda in qualche modo lo zolfo impuro. È una ricetta davvero antica e dimenticata ma noi l'abbiamo riscoperta e la vogliamo condividere 


Ingredienti per 3 o 4 persone:
Un bicchiere e mezzo di farro integrale  biologico
Una cipolletta lunga
3 o 4 foglie di finocchietto selvatico
Una manciata di foglie di cardella
Una manciata di foglie di erisimo
Acqua qb
Sale marino integrale qb

Procedimento:
Lavare il farro e asciugarlo in padella, quindi macinarlo grossolanamente. In una pentola col fondo alto soffriggere in pochissimo olio la cipolletta (compresa anche la parte verde) tritata al coltello. Allo stesso modo tagliuzzare il finocchietto e aggiungerlo alla cipolla. Dopo un paio di minuti aggiungere il farro e farlo insaporire insieme alle verdure già in pentola mescolando per bene. Coprire abbondantemente con acqua e aggiungere le erbe spontanee (che possono ovviamente variare in base alla stagione) tagliate grossolanamente. A fuoco alto portare a bollore, quindi salare e fare cuocere per circa un'ora a fuoco basso, con coperchio. Se dovesse servire acqua durante la cottura, aggiungere acqua ben calda. Deve risultare un composto morbido ma non liquido. Nel piatto si può spolverare sopra un po' di gomashio. 

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